Pasquetta al Centro Civico

La Pro Loco Collebeato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le Associazioni di Collebeato organizza, nel segno della tradizione popolare della scampagnata di Pasquetta, la classica giornata all’aria aperta con “öf salam e ridicì” (uova, salame e radicchio) per stare tutti in compagnia, dalle ore 10.30, nella nuova struttura del Centro Civico “la Porta del Parco” (zona ex-Cembre). La struttura offre ampi spazi al coperto, ci troviamo anche se il tempo non è del tutto favorevole.

Per raggiungere il punto di ritrovo, e partecipare a questa bella giornata con cibo, giochi, divertimento, truccabimbi e gonfiabili per i più piccoli, invitiamo tutti a fare una passeggiata (…dal centro del paese 800 metri circa in 10 minuti…) lasciando disponibile il parcheggio delle autovetture solo alle persone non autosufficienti.

Al seguente link il volantino dell’iniziativa >> Pasquetta

Nella sezione Photo Gallery alcune immagini della giornata

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Assemblea Annuale 2014

PRO LOCO COLLEBEATO
ASSEMBLEA DEI SOCI – 8 aprile 2014

Partecipano n° 43 Soci

ORDINE DEL GIORNO
– Relazione attività 2013 e approvazione bilancio consuntivo
– Proposta attività 2014 e relativo bilancio preventivo
– Varie ed eventuali

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Precisazioni su spostamento della Sede per impraticabilità della strada dovuta a lavori in corso.
Validità dell’Assemblea essendo in seconda convocazione
Saluto ai presenti e apertura dell’Assemblea

RELAZIONE del Presidente

La serie di iniziative proposte oltre alla ormai storica Festa delle pesche, unite alla collaborazione con l’amministrazione Comunale e al servizio prestato alle associazioni di Volontariato che operano a Collebeato, sono state tutte fatte nel segno dello slogan che caratterizza la nostra attività: Al servizio del territorio”.

Quel servizio concretizzato nel coinvolgimento “trasversale” di tanti giovani Volontari che ha fatto scrivere a qualcuno di essere orgoglioso di vivere in una “Comunità veramente eccezionale”.

Essere al centro del Volontariato del paese, non ci porta a voler “mettere il cappello” a tutte le iniziative (specialmente a quelle proposte da altri), ma solo a prestare quel servizio che penso sia il motivo fondamentale per cui nel nostro paese una realtà come la Pro Loco abbia motivo di esistere. Continua a leggere

Giornata della Memoria

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L’Amministrazione Comunale di Collebeato, in collaborazione con la Pro Loco Collebeato attenta sia alla storia passata che presente, propone domenica 26 gennaio 2014 alle ore 20.30, nella “Sala S.Filippo Neri” dell’Oratorio di Collebeato, il racconto musicale ad ingresso libero L’ATTESA DI ROBERT, liberamente tratto da “Il dolore” di Marguerite Duras con musica eseguita dal Corpo Musicale Cologne e raccontato da Luca Rubagotti,

Sul tema proposto ricordiamo che il 23/11/2012 nel nostro Comune è stata posata una “Pietra d’Inciampo” a ricordo della deportazione di Enrico Brognoli. (clicca per >> maggiori informazioni)

scarica il pdf della locandina >> Giornata della Memoria 2014

Collebeato, oltre mille anni di storia

Nel 1014 il nome Cubiadum (Cubiado) compare in modo esplicito per la prima volta fra le proprietà dell’Abbazia di Leno nel diploma imperiale di Enrico II. L’etimologia del nome deriva dal latino “copulatum” e sta a significare “accoppiato”.


Fu nel 1014 che per la prima volta viene nominato in un documento scritto il nome del paese (allora nel latino “Cubiadum”), mentre la prima forma italiana risale al 1512 e compare in un poema vergato da Mariotto Martinengo.

Esattamente mille anni fa nasceva … Collebeato. Sì, perché stando a un documento ufficiale pare proprio che il paese al confine tra Valtrompia e città nacque nell’anno 1014.  Dieci secoli esatti di vita per un paese le cui origini rimangono comunque di stampo romano: a evidenziarlo alcuni cippi di età imperale e il resto dell’antico traciato romano che dal cittaadino Ponte Crotte si collegava alla Valtrompia attraversando il territorio collinare di Collebeato. Un nome che proprio mille anni fa comparve in forma latina Cubiadum nel diploma imperiale di Enrico II, figurandovi come proprietà dell’Abbazia di Leno. Poi, le tracce collebeatesi tornano ad avvolgersi di nebbia, ricomparendo nel 1483 all’interno di una descrizione vergata da un nobile veneziano per descrivere il giardino dei Martinengo e l’ameno paese dove trascorrervi le vacanze. Il primo utilizzo del termine italiano “Collebeato” risale invece al 1512, allorché Mariotto Martinengo lo citò in un poema che scrisse in volgare per raccontare la storia dell’assedio francese: “Il pianto del dio Pan per la rovina di Collebeato”. Un nome che di fatto fu da allora quello ufficiale del paese che nell’Ottocento accolse anche come rifugiati le truppe rivoluzionarie che seguivano Giuseppe Mazzini e Tito Speri. Sino a giungere al Collebeato presente, che della pesca è diventato quasi simbolo internazionale, da quando nel 1919 limprenditore Filippo Rovetta importò dalla Louisiana piantine di pesco americano, ben presto imitato da diversi proprietari terrieri del luogo, i quali segnarono così nel solco dell’agricoltura un territorio che dopo mille anni pare ancora ridente, nel rispetto del nome che porta.

Rosa Casari